Il paradiso dei pokemon

Psicologia Sociale

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view post Posted on 14/6/2018, 14:45     +1   -1
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Ecco un breve riassunto di questa che credo sia stata una delle materie più belle che ho studiato con la mitica professoressa Cristina Zucchermaglio! Yuppi_Yeah

Fondamenti di Psicologia Sociale.

Artefatti: sono definiti come tutti gli strumenti costruiti dagli attori sociali di volta in volta e che permettono lo svoligimento di determinate attvità che altrimenti non potrebbero essere svolte.
Come esempio banale le posate e i piatti fondi. Sembra stupido ma senza dei cucchiai e piatti fondi non si potrebbe mangiare la minestra. Gli artefatti possono evolvere con la tecnologia e qui ci tengo a precisare come l'uso della conoscenza e delle informazioni da cartacea, con quindi gli scribi nel passato è diventata meccanica con le macchine da scrivere e poi digitale con i primi pc e infine internet.
Se ci pensiamo questi nuovi artefatti hanno cambiato il modo di comunicare!
Facendo un breve escursus storico mentre solo cento anni fa potevamo parlare solo con le persone del nostro quartiere e per parlare con un nostro amico o parente lontano dovevamo mandare una lettera attraverso le poste che ci metteva giorni per arrivare adesso con l'arrivo dei telefoni tutto è cambiato...
Con i cellulari e gli sms è possibile parlare a persone di tutto il mondo, ma anche gli sms hanno dei difetti: linguaggio spesso schematico e faccine che possono essere male interpretate. Pensiamo a un capo di ufficio che per avvisarvi di una riunione importantissima dell'azienda ci manda un sms. Noi non rispondiamo per qualunque motivo e potremmo sempre dire di non aver ricevuto l'sms. Con l'arrivo di msn si può parlare con i propri amici e conoscere persone di tutto il mondo usando emoticons e si può parlare con più di una persona alla volta aprendo più finestre e rispondere quando vogliamo perchè l'altro, a meno di un uso della web cam, non sa cosa stiamo facendo.

Nel lavoro spesso troviamo le inscriptions, che sono per esempio delle scritte o delle immagini disegnate. Per esempio troviamo i segni fatti con il dito di un archeologo sul terreno per indicare al proprio collega dove scavare. Ma le inscriptions potrebbero benissimo anche essere delle immagini in una lavagna che permettano ad un gruppo di lavoro di prevedere come apparirà la loro home page del loro sito web.
Nello studio della psicologia sociale spesso si studiano i dialoghi e le conversazioni di attori sociali e si usa il sistema di trascrizione Jeffersoniano. Dobbiamo tenere presente che in qualunque modo si cerchi di trascrivere una discussione è impossibile trascrivere fedelmente quello che succede. Anche usando delle videoregistrazioni.
Usando questo sistema però è possibile essere molto fedeli:

(.) pausa inferiore a 0,2 secondi
(0,5) pausa di 0,5 secondi
: prolungamento del suono
= mancanza di separazione
? tono ascendente
. tono discendente
ABC aumento di volume del parlato
! tono animato
[] inizio e fine della sovrapposizione tra una o più parole tra parlanti diversi

Le comunità di pratiche sono accumunate per queste tre caratteristiche comuni:

-Impegno reciproco
-Impresa comune
-Repertorio condiviso

I gruppi hanno queste caratteristiche: un impegno reciproco vuole dire che tutti si impegnano per raggiungere un obiettivo.
Un impresa comune vuole dire che hanno tutti lo stesso scopo. Repertorio condiviso vuol dire che tutti per il buon esito del gruppo devono avere delle conoscenze comuni. Faccio l'esempio dell'equip di medici chirurghi: tutti i medici devono sapere come usare gli strumenti per operare e devono sapere cosa devono fare gli altri medici. Il pilota di aerei deve sapere durante il volo cosa vogliono dire le parole dette dalla torre di controllo per poter poi riferire al primo ufficiale quello che è stato chiesto. (Esempio: alzarzi di quota e mettere a tutta potenza i motori). Nell'esempio fatto dalla nostra prof nella trascrizione il pilota faceva una battuta sui motori che non si può capire se non si sa che in passato i vecchi aerei ad elica non potevano essere messi al massimo altrimenti si rompevano.

Un altro concetto importantissimo nella psicologia sociale è l'accountability: si definisce come il significato sociale dell'azione. Sono tutte quelle norme sociali sottintese che devono essere sempre rispettate, altrimenti se ne deve dare una spiegazione. Per esempio anche se stupido, se una prof entra a lezione e invece di spiegare si mette a ballare sul tavolo rompe l'accountability e gli studenti si aspetteranno una spiegazione. Ma un esempio più realistico è quando una persona viene invitata a una festa. Anche se non vuole andare dovrà ringraziare e dire che è impegnata perchè norma sociale è che quando una persona viene invitata deve sempre ringraziare.

Gli atteggiamenti nel contesto sociale.

Un atteggiamento è una disposizione individuale, positiva o negativa, verso qualcosa o qualcuno. L'atteggiamento è una proprietà dell'individuo, un suo modo di considerare gli oggetti con cui entra in relazione.
È necessario sottolineare che il concetto di "atteggiamento" risente fortemente della matrice "occidentale". In alcune società orientali per esempio, le persone, specie se di basso rango, come le donne, i bambini o i servi, non sono incoraggiate ad esprimere le proprie opinioni in pubblico e neppure ad avere delle posizioni proprie, cosa che è considerata alquanto disdicevole.

Lo studio sui cinesi di LaPiere.

Nel pieno della grande depressione che vide nascere molti movimenti razzisti, lo studioso LaPiere si mise in viaggio nella costa ovest degli Stati Uniti per migliaia di chilometri con una coppia di cinesi.
Il suo scopo era quello di dimostrare come atteggiamenti e comportamento potessero divergere.
LaPiere accompagnò i due cinesi, tenendosi defilato, in modo da non essere visto, in più di duecento alberghi, ristoranti, bar e campeggi.
LaPiere assoervò un dato di per se sorprendente: in un solo caso, su oltre duecento alberghi e simili, la coppia cinese non fu accettata.
LaPiere lasciò passare qualche mese e poi inviò a tutti gli alberghi, ristoranti, bar e campeggi che avevano ospitato i suoi due collaboratori cinesi un questionario in cui chiedeva se essi fossero disposti ad accettare come ospiti dei membri della razza cinese.
Solo poco più della metà degli oltre duecento alberghi che avevano accettato i due cinesi rispose al questionario. Di questi il 92% disse che non accettava cinesi. Altri diedero risposte evasive, senza dire chiaramente ne si ne no. Solo uno disse che sì, avrebbe preso cinesi.
Dunque, la discrepanza tra ciò che le persone avevano effettivamente fatto e ciò che avevano dichiarato in seguito era enorme.
LaPiere potè mostrare che i comportamenti non sempre seguono gli atteggiamenti.

I cinesi che gli albergatori si videro di fronte erano una coppia (rassicurante) di persone cordiali (questo aiuta), vestite normalmente (anche questo aiuta), che parlavano un inglese perfetto (questo era il fattore decisivo: il fatto che i due cinesi parlassero perfettamente inglese assicurava che non ci sarebbero stati problemi di comunicazione e soprattutto identificava i due forestieri come persone di buon livello sociale).

Questo vuole dire che i cinesi che gli albergatori si videro arrivare davanti, non corrispondevano, salvo per i tratti somatici, allo stereotipo del cinese che gli albergatori avevano in mente quando, rispondendo al questionario, dissero che non avrebbero accettato.

Si potrebbe rimproverare a LaPiere di aver creato una situazione fuorviante, presentando agli albergatori dei cinesi così poco prototipici, ma LaPiere potrebbe rispondere che nelle situazioni di vita quotidiana è normale che si incontrino persone che non corrispondono agli stereotipi e che è proprio questa discrepanza tra esperienza quotidiana e stereotipi che produce il risultato della sua ricerca.
Che senso ha concepire gli atteggiamenti come disposizioni mentali decontestualizzate, ignorando la specificità delle situazioni della vita quotidiana?

Ciò che le persone fanno effettivamente nella vita quotidiana dipende dal contesto in cui esse devono decidere come comportarsi.

La teoria dell'azione situata:

Nel libro ci sono i due esempi del navigatore europeo e trukese.

Il navigatore europeo parte con un piano prestabilito una rotta da seguire e all'arrivo di un imprevisto come una tempesta, deve rifare un altro piano e modificare la sua rotta.

Il navigatore trukese inizia da un obiettivo, egli parte verso una meta e risponde alle circostante mano a mano che si presentano.

Tutti noi siamo un pò come i navigatori europei e un pò come quelli trukesi.

Vita quotidiana e conoscenza sociale.

Comprendere le azioni e le parole altrui non sempre è facile. è sempre necessario sapere che ogni azione può essere correttamente interpretata solamento quando viene considerata all'interno del suo contesto sociale.
Il libro fa l'esempio di un indigeno che viene portato in tribunale e interrogato non risponde alle domande che gli vengono poste come accuse verso la sua tribù.
A prima vista sembrerebbe che l'indigeno sia reticente o con deficit intellettivi, ma, conoscendo il contesto sociale e culturale, che cioè, quelle tribù indigene hanno un senso del gruppo, e sono istruiti a non parlare male della tribù, se non davanti a un assemblea di anziani, si capisce e si comprendere veramente il senso delle sue azioni.

La relazione con l'altro.

La Psicologia Sociale si è sempre interrogata agli aspetti altruistici VS egoistici dell'uomo. Nella natura l'altruismo è presente con comportamenti di simbiosi, per esempio di un uccello che mangia gli insetti attorno a un rinoceronte, e porta sempre a un vantaggio reciproco.
Da un punto di vista umano, si è visto che l'immagine per esempio di un bambino del terzo mondo sofferente, provoca, in chi lo osserva, una emozione di sofferenza, che per essere alleviata, spinge chi osserva ad aiutare il bambino.

Vi è uno studio riguardo proprio l'aiuto in caso di emergenza e l'apatia dello spettatore.
Si è visto che vi sono tre casi in cui chi osserva può essere portato a non itervenire.

1) Diffusione di responsabilità: I soggetti prestano aiuto più facilmente quando sono soli che quando sono in gruppo. In questo ultimo caso il singolo si sente meno coinvolto e tende a delegare ad altri il compito di intervenire.

2) Ignoranza collettiva: legata all'ambiguità della situazione. Se le richieste d'aiuto sono comprese senza dubbi, in genere c'è una pronta disponibilità ad intervenire, ma se non si capisce cosa sta succedendo (o è successo), vi è esitazione e indecisione, che comportano passività.
Questo vale anche per gli altri presenti, che così facendo si confermano a vicenda che l'evento non è problematico e che quindi l'intervento non è necessario.

3) Timore della valutazione: La presenza di altri spettatori può creare il timore di essere criticati o disapprovati per un eventuale azione non appropriata o poco competente, a meno che il soggetto non si reputi altamente competente, nel qual caso la presenza di altri può costruire un incentivo all'azione.
Quanto potrà essere influenzato un passante che veda una persona davanti a lui ignorare un mendicante che chiede l'elemosina?

La famiglia.

Campo relazionale e campo intergenerazionale della famiglia:

Il campo relazionale nella famiglia vuole dire che c'è per ogni famiglia una struttura piramidale che parte dai propri antenati per arrivare ai nonni, ai genitori e infine a noi e i nostri fratelli e cugini.
Il campo intergenerazionale della famiglia vuole dire che essendo una "famiglia" è inevitabile che tra un membro e l'altro non ci sia una interazione. Per esempio tra un nonno e un nipote o tra un genitore e un figlio non è possibile che non ci sia un dialogo.

L'evento critico nella famiglia:

L'evento critico nella famiglia per esempio potrebbe essere un tradimento tra marito e moglie.

Evento critico -> Disorganizzazione -> Ricerca delle soluzioni ->

1) Frattura
2) Stallo
3) Innovazione

Nel caso di una famiglia con una figlia piccola la frattura è il divorzio con la bambina che starà un pò con il padre e un pò con la madre.
Lo stallo per esempio è la separazione momentanea per prendere tempo.
L'innovazione per esempio è lo moglie che decide nonostante il tradimento del marito di perdonarlo e di continuare a vivere con lui.

Lo scopo della famiglia è quello di formare i figli e renderli finalmente indipendenti con lo studio e infine il lavoro in una società come la nostra in cui sempre più i figli rimangono con le famiglie per una mancanza di lavoro.

Edited by Asteroide pagliaccio - 14/6/2018, 16:35
 
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